Beata Madre Pierina De Micheli

Missionaria del Santo Volto

Devozione al Santo Volto della Beata

Le diverse edizioni del Diario di Madre Pierina De Micheli

Dai testi scritti di Madre Pierina e dalle testimonianze di chi le fu accanto è forte e viva la sua devozione al Volto di Cristo, martoriato e offeso dal peccato degli uomini.
Questa venerazione al Volto Santo, probabilmente, è nata il Venerdì Santo 1902 quando, ancora bambina, baciò Gesù sul Volto.
Gesù ritornerà nuovamente a manifestarsi a Madre Pierina nel 1936 nell’adorazione notturna il I° venerdì di Quaresima. La renderà partecipe del suo dolore nel Getsemani dicendole:”Voglio che il mio Volto che riflette le intime pene del mio animo, il dolore e l’amore del mio Cuore, sia più onorato. Chi mi contempla, mi consola”..
Susseguirono numerosi inviti da parte di Cristo, inviti che la Madre annotò nel suo diario. Il figlio di Dio divenne la ragione di tutta la sua spiritualità e operò affinchè il Volto di Cristo fosse adorato e contemplato da più anime; perché amandolo parteciperanno alle sue pene.
Cresceva in lei il desiderio di immolarsi per la salvezza delle anime.
Il suo direttore spirituale il gesuita Padre Rosi comprese l’autenticità di questa devozione e l’animò nel realizzare questa grande missione.
Il 1° marzo 1938 viene affisso nella Cappella della Casa di via Elba 18 a Milano un quadro che riproduce fedelmente il Volto Santo Di Cristo. Immagine ricavata dalla Sindone per opera del fotografo d’arte Cav. Bruner di Trento donato alla Congregazione dal Cardinale di Milano Ildefonso Schuster.
Il 31 maggio 1938 ebbe un importante rivelazione: "Mentre stavo in preghiera davanti al tabernacolo, mi parve di vedere la Madonna. Teneva in mano uno scapolare formato da due flanelline bianche riunite da un cordone. Una flanellina portava l'immagine del S. Volto, l'altra un'Ostia, circondata da raggiera. La Madonna si mosse verso di me e mi disse:' Ascoltami bene e riferisci tutto esattamente al Padre [spirituale]: questo scapolare è un'arma di difesa, uno scudo di fortezza, un pegno d'amore e di misericordia che Gesù vuol dare al mondo in questi tempi di sensualità e di odio contro Dio e la Chiesa. Si tendono reti diaboliche per strappare la fede dai cuori. Il male dilaga. I veri apostoli sono pochi, è necessario un rimedio divino, e questo rimedio è il Volto Santo di Gesù. Tutti quelli che indosseranno uno scapolare come questo, e faranno ogni martedì una visita al SS. Sacramento, per riparare agli oltraggi che ricevette il Santo Volto nella dolorasa sua passione, e ogni giorno riceve nel sacramento eucaristico, saranno fortificati nella fede, pronti a difenderla, a superare le difficoltà interne ed esterne, di più faranno una morte serena sotto lo sguardo amabile del mio divin Figlio " ( 31 maggio 1938).
Madre Pierina, dopo averne parlato al confessore, Padre Rosi, e ottenuta la benedizione del Cardinale di Milano, Ildefonso Schuster, decide di far coniare una medaglia con il Volto Santo.
Questa medaglia reca da una parte il Volto Santo con la scritta" Illumina, Domine, vultum tuum super nos" e e al rovescio un’ostia , segno dell’Eucarestia, con la scritta: "Mane nobiscum Domine."
In questa instaccabile opera di diffusione di adorazione al Volto Santo fu costretta a subire i continui eccessi di rabbia del demonio, che spesso la lasciavano stremata.
Continuò a condurre la sua missione tra le sofferenze e il pieno nascondimento, sempre felice di offrire ogni respiro a Gesù. La sua fu una vita protesa verso la conoscenza di Dio e del suo infinito amore. Una vita, secondo la volontà di Dio, votata alla santità.

In una delle preghiere che accompagna la medaglia del Volto Santo la Madre scrive:

  1. "Fammi soffrire!...Gesù ti supplico. Soffrir per amore Tuo, dolce desio! Al legno della Croce, Tua dolce mani mi leghi. E immobiòe vi resti, fino all'amplesso in Ciel. Soffrir!...Serena in viso, mirando il Volto Santo. Nell'oppression del cuore addolorato. Nessun cuor s'inclini e odi il grido mio. Solo Tu, o mio Gesù adorato. Soffrir per consumar nella divin fiamma. Tutto quanto d'impuro, di meno retto e bello. Agli occhi tuoi dolcissimi fa ombra. E impediscono allo spirito il volo dell'amore. Soffrir...Pianger sommessa, piegata sul Tuo Cuore. Quando l'angoscia e forte e ardua la lotta invade. Per bere alla sorgente del Tuo petto, la forza. Che eleva l'anima e porta completa vittoria. Soffrir, per far invidia ai santi abitatori. per render gelosi gli stessi serafini, portando la corona di spine. Che tu stesso hai portato, o Martire Divino".

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